giovedì 5 giugno 2008

DI SORPRESA IN SORPRESA

Esistono ancora notizie che sorprendono, anche se ormai ci si è abituati a tutto?
Purtroppo, la risposta, anche se retorica, è sì!
Mi riferisco al Miglior Spumante Metodo Charmat 2008 selezionato e premiato da una giuria in occasione di Vitignoitalia, tenutasi a Napoli dal 26 al 28 maggio scorsi: il Prosecco Cuveè Brut di Carpenè Malvolti.
Ora, si badi bene, non ho nulla contro questa storica Azienda, anzi: ritengo, da sempre, che ci si debba togliere il cappello di fronte a produttori che mettono in commercio milioni di bottiglie mantenendo uno standard qualitativo di tutto rispetto; esistono esempi eclatanti nella Champagne, solo per fare un esempio universalmente noto.
Ma mi domando, anche se sono convinto che nessuno mai mi risponderà in modo esaustivo, quale fosse la rosa dei partecipanti a tale competizione e quali fossero i criteri di giudizio.
Conosco personalmente numerosi spumanti ottenuti secondo il metodo Martinotti che raggiungono livelli d'eccellenza, al punto che talvolta possono competere ad armi pari con quelli prodotti secondo il metodo classico!
Perciò, sono del parere che sarebbe stato più corretto aggiungere qualche parola in più al titolo del concorso, per far comprendere che s'intendeva premiare chi si distingue nella grande produzione.
Mi sembra che questo riconoscimento, sicuramente meritato da Carpenè Malvolti, non riconosca gli sforzi immani di quei produttori, più piccoli e numerosi, che mettono sul mercato spumanti d'alta qualità, che in questo modo si sentono ancor più confinati in una sorta di limbo per soli eletti.
Raggiungere l'equilibrio tra la ricerca spasmodica della "chicca" e l'accettazione del prodotto onorevole è certamente difficile, ma ritengo che una dose maggiore d'onestà intellettuale non guasterebbe, soprattutto nel meraviglioso mondo del vino, e delle "bollicine".